Franchising e la Legge 6 maggio 2004, n. 129

Aggiornamento:
 02/09/2024
 
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Il concetto di franchising ha radici profonde nel panorama commerciale globale, ma è diventato particolarmente rilevante in Italia negli ultimi decenni.

Il franchising è stato introdotto come modello di espansione per molte aziende italiane e internazionali, offrendo una struttura legale che ha permesso una crescita rapida e sicura.

Con l'adozione della Legge 129/2004, l'Italia ha formalizzato questo modello di business, fornendo una base legale solida che ha favorito la diffusione del franchising in vari settori economici.

Il franchising è un modello di business che permette a un imprenditore (affiliato) di utilizzare il marchio, i prodotti e i servizi di un'azienda già affermata (affiliante) per avviare la propria attività.

La Legge 6 maggio 2004, n. 129, è una normativa fondamentale per regolamentare il rapporto di affiliazione commerciale in Italia della quale parleremo oggi.

Gli specialisti del Mr. Mike Franchising Group, azienda leader in Europa con anni di esperienza nell'affiancamento di vari business, hanno deciso di spiegare con un linguaggio semplice le regole stabilite da questa legge per proteggere entrambe le parti coinvolte nel contratto di franchising: l'affiliante e l'affiliato.

La legge mira a garantire trasparenza, correttezza e lealtà, assicurando che entrambe le parti abbiano accesso a tutte le informazioni necessarie per prendere decisioni consapevoli.

Se stai valutando la possibilità di aprire il tuo franchising oppure di affiliarti a un brand già esistente e affermato sul mercato, una delle prime cose che devi fare è analizzare l'aspetto legale di questa opportunità per capire in cosa consiste e cosa ti permette di fare:

Andiamo ad analizzare i requisiti e gli obblighi fondamentali per entrambe le parti del contratto di franchising, approfondendo gli aspetti economici del contratto, come le spese iniziali e le royalties, e illustrando le procedure per la risoluzione delle controversie.

Il contratto di affiliazione commerciale

Il contratto di affiliazione commerciale, comunemente noto come contratto di franchising, è un accordo tra due parti: l'affiliante e l'affiliato. Questo contratto è fondamentale per definire i diritti e i doveri di ciascuna parte.

Secondo la Legge 6 maggio 2004, n. 129, il contratto di franchising deve essere redatto per iscritto, altrimenti è considerato nullo.

Esso stabilisce che l'affiliante concede all'affiliato il diritto di utilizzare i propri diritti di proprietà industriale o intellettuale, come marchi, know-how, e assistenza tecnica e commerciale, in cambio di un corrispettivo.

Importanza del contratto scritto

La forma scritta del contratto è cruciale per garantire chiarezza e trasparenza tra le parti. Un contratto scritto evita malintesi e fornisce una base legale per risolvere eventuali controversie.

Elementi essenziali del contratto

Nel contratto devono essere specificati tutti gli aspetti chiave dell'affiliazione, compresi gli investimenti iniziali, le royalties, e le condizioni di esclusiva territoriale. Questo non solo tutela le parti coinvolte, ma favorisce anche un rapporto di fiducia reciproca.

  1. Investimenti iniziali e spese di ingresso: Il contratto deve indicare chiaramente l'ammontare degli investimenti e delle spese di ingresso che l'affiliato deve sostenere. Questi costi possono includere la formazione iniziale, l'allestimento del punto vendita, e altre spese necessarie per avviare l'attività.
  2. Royalties: Le royalties sono i compensi periodici che l'affiliato deve versare all'affiliante. Possono essere calcolate come percentuale del fatturato dell'affiliato o come quota fissa periodica. Il contratto deve specificare le modalità di calcolo e di pagamento delle royalties.
  3. Esclusiva territoriale: Il contratto può prevedere l'esclusiva territoriale, cioè il diritto dell'affiliato di operare in una determinata area geografica senza concorrenza da parte di altri affiliati o punti vendita diretti dell'affiliante. Questo punto è essenziale per garantire all'affiliato un mercato protetto in cui operare.
  4. Know-how e assistenza: L'affiliante deve fornire all'affiliato un patrimonio di conoscenze pratiche e segrete (know-how) indispensabili per la gestione dell'attività. Questo include formazione, assistenza tecnica e commerciale, e supporto continuo per migliorare le performance dell'affiliato.
  5. Durata del contratto: Il contratto deve avere una durata minima sufficiente per permettere all'affiliato di ammortizzare gli investimenti iniziali. La legge stabilisce una durata minima di tre anni, salvo risoluzione anticipata per inadempienza di una delle parti.
  6. Condizioni di rinnovo, risoluzione e cessione: Il contratto deve indicare chiaramente le condizioni per il rinnovo, la risoluzione anticipata e l'eventuale cessione del contratto. Questo include i termini per la risoluzione in caso di inadempienza e le procedure per il rinnovo alla scadenza del contratto.

Diritti e doveri dell'affiliante

L'affiliante, o franchisor, ha diversi obblighi precontrattuali che devono essere rispettati per garantire la trasparenza e la correttezza nel rapporto di franchising.

Prima della firma del contratto, l'affiliante deve fornire all'aspirante affiliato una serie di documenti e informazioni essenziali. Questo insieme di dati permette all'aspirante affiliato di valutare con attenzione l'opportunità di affiliazione e di prendere una decisione informata.

Tra le informazioni da fornire troviamo:

  1. Bilanci degli ultimi tre anni: L'affiliante deve consegnare i bilanci degli ultimi tre anni. Questa documentazione permette all'aspirante affiliato di valutare la solidità finanziaria dell'affiliante e di comprendere meglio la sostenibilità del modello di franchising proposto.
  2. Informazioni sui marchi e i brevetti: L'affiliante deve fornire dettagli sui diritti di proprietà industriale o intellettuale, come marchi, brevetti, e know-how, che verranno concessi in uso all'affiliato. È importante che l'aspirante affiliato conosca il valore e la protezione legale di questi asset.
  3. Lista degli affiliati attuali: L'affiliante deve fornire un elenco degli affiliati attuali, includendo le loro sedi e contatti. Questo permette all'aspirante affiliato di fare delle verifiche e ottenere feedback dai franchisee esistenti sull'efficacia del supporto fornito dall'affiliante e sulle loro esperienze nel network.
  4. Informazioni sui procedimenti giudiziari: L'affiliante deve comunicare qualsiasi procedimento giudiziario pendente o concluso negli ultimi tre anni che possa avere un impatto sull'attività di franchising. Questo include cause legali che coinvolgono il marchio, i prodotti o i servizi offerti.

Trasparenza e buona fede

Il principio di trasparenza e buona fede è fondamentale nel rapporto di franchising. L'affiliante deve agire con lealtà e correttezza, fornendo tutte le informazioni necessarie in modo chiaro e completo.

Questo comporta non solo il rispetto degli obblighi legali, ma anche un comportamento etico che favorisca una relazione di fiducia con l'affiliato. Un franchising di successo si basa infatti sulla collaborazione e sulla trasparenza tra le parti.

Supporto e assistenza continua

Oltre agli obblighi precontrattuali, l'affiliante ha il dovere di fornire supporto e assistenza continua agli affiliati. Questo include:

  • Formazione iniziale: l'affiliante deve offrire una formazione completa per preparare l'affiliato alla gestione dell'attività.
  • Supporto tecnico e commerciale: l'affiliante deve essere disponibile per fornire consulenze e assistenza in ambito tecnico e commerciale.
  • Aggiornamenti e innovazioni: l'affiliante deve condividere con gli affiliati le novità e le innovazioni che possono migliorare le performance del business.

Diritti e doveri dell'affiliato

Uno degli obblighi principali dell'affiliato nel contratto di franchising è mantenere la riservatezza su tutte le informazioni confidenziali ricevute dall'affiliante. Queste informazioni includono il know-how, le strategie commerciali, i manuali operativi, i dati dei clienti, e altre conoscenze specifiche che sono fondamentali per il successo del business.

La riservatezza è essenziale per proteggere il valore del brand e per garantire che il vantaggio competitivo dell'affiliante non venga compromesso. Violare questo obbligo può portare a gravi conseguenze legali, incluso l'annullamento del contratto e il risarcimento dei danni.

Restrizioni sui trasferimenti di sede

Un altro aspetto cruciale riguarda le restrizioni sui trasferimenti di sede. L'affiliato non può trasferire la propria attività in un'altra sede senza il consenso scritto dell'affiliante. Questo è importante per mantenere la coerenza del brand e per proteggere eventuali diritti di esclusiva territoriale concessi ad altri affiliati.

Il mancato rispetto di questa clausola può comportare sanzioni e la risoluzione del contratto. L'affiliante ha il diritto di valutare se il nuovo sito proposto dall'affiliato rispetta gli standard e le strategie del marchio.

Comportamenti richiesti durante la fase precontrattuale

Durante la fase precontrattuale, l'affiliato ha il dovere di agire con lealtà e trasparenza, fornendo tutte le informazioni necessarie all'affiliante per valutare la sua idoneità.

Questo include la comunicazione di informazioni accurate sulla propria situazione finanziaria, le esperienze professionali, e la capacità di gestire un'attività commerciale.

L'affiliato deve inoltre esaminare attentamente tutte le informazioni fornite dall'affiliante, compresi i bilanci, i documenti sui marchi, e l'elenco degli affiliati esistenti, per prendere una decisione consapevole.

Formazione e conformità agli standard operativi

L'affiliato deve partecipare attivamente alla formazione iniziale e continua fornita dall'affiliante. Questa formazione è fondamentale per acquisire le competenze necessarie per gestire l'attività secondo gli standard del franchising.

L'affiliato deve inoltre rispettare tutte le procedure e i manuali operativi stabiliti dall'affiliante, garantendo così una qualità uniforme del servizio o del prodotto offerto sotto il marchio del franchising.

Contributi periodici e royalties

L'affiliato è tenuto a versare i contributi periodici e le royalties stabiliti nel contratto. Questi possono essere calcolati come una percentuale del fatturato o come una quota fissa.

Il pagamento puntuale di queste somme è essenziale per mantenere il diritto di utilizzare il marchio e per ricevere il supporto continuo dell'affiliante. Il mancato pagamento delle royalties può portare a sanzioni e alla risoluzione del contratto.

Monitoraggio delle performance e reporting

L'affiliato deve monitorare attentamente le proprie performance e fornire all'affiliante rapporti periodici sull'andamento dell'attività. Questi rapporti includono dati finanziari, vendite, inventario, e altre informazioni richieste dall'affiliante.

Questo monitoraggio è fondamentale per identificare tempestivamente eventuali problemi e per adottare le misure correttive necessarie. La collaborazione attiva con l'affiliante attraverso un reporting regolare aiuta a mantenere alti gli standard del brand e a migliorare l'efficienza operativa.

Aspetti economici del contratto di franchising

Uno degli aspetti economici più rilevanti del contratto di franchising riguarda gli investimenti iniziali e le spese di ingresso che l'affiliato deve sostenere per avviare l'attività. Questi costi possono variare notevolmente a seconda del settore e della notorietà del marchio, ma in generale includono:

  1. Fee di ingresso: Questa è una somma fissa che l'affiliato paga all'affiliante per avere il diritto di utilizzare il marchio e accedere al know-how. La fee di ingresso copre solitamente la formazione iniziale, l'assistenza per l'apertura del punto vendita, e l'accesso ai manuali operativi.
  2. Costi di allestimento: Questi includono le spese per l'arredamento, le attrezzature, le forniture e il merchandising necessario per l'apertura del punto vendita. L'allestimento deve essere conforme agli standard del brand per garantire un'esperienza uniforme ai clienti.
  3. Spese legali e amministrative: L'affiliato deve anche considerare i costi legati alla costituzione della società, alla registrazione del contratto, e alle eventuali consulenze legali necessarie per la corretta interpretazione del contratto di franchising.

Calcolo e pagamento delle royalties

Le royalties rappresentano un'altra componente chiave degli aspetti economici del contratto di franchising. Le modalità di calcolo e pagamento delle royalties possono variare, ma solitamente includono:

  1. Royalties percentuali: Sono calcolate come una percentuale del fatturato lordo dell'affiliato. Questa modalità di calcolo incentiva l'affiliante a supportare attivamente l'affiliato per incrementare le vendite, poiché un aumento del fatturato comporta maggiori royalties per l'affiliante.
  2. Royalties fisse: In alcuni casi, le royalties possono essere stabilite come una somma fissa periodica, indipendentemente dal volume di vendite dell'affiliato. Questo approccio può essere vantaggioso per l'affiliato nelle fasi iniziali dell'attività, quando il fatturato potrebbe essere ancora in crescita.
  3. Contributi pubblicitari: Oltre alle royalties, l'affiliato può essere tenuto a versare contributi per le attività di marketing e pubblicità gestite dall'affiliante. Questi contributi sono utilizzati per finanziare campagne pubblicitarie a livello nazionale o locale, che beneficiano tutti gli affiliati del network.

Durata minima del contratto per l'ammortamento degli investimenti

La Legge 6 maggio 2004, n. 129, stabilisce che il contratto di franchising deve avere una durata minima sufficiente per permettere all'affiliato di ammortizzare gli investimenti iniziali. Generalmente, la durata minima è fissata a tre anni, salvo diversa pattuizione tra le parti.

  1. Rinnovo del contratto: Al termine della durata iniziale, il contratto può prevedere clausole di rinnovo automatico o negoziato. Le condizioni per il rinnovo devono essere chiaramente specificate nel contratto per evitare controversie.
  2. Risoluzione anticipata: In alcuni casi, il contratto può prevedere la possibilità di risoluzione anticipata per inadempimento di una delle parti. Le condizioni e le modalità di risoluzione devono essere chiaramente definite per proteggere entrambe le parti.

Pianificazione finanziaria e supporto economico

Un franchising di successo richiede una solida pianificazione finanziaria da parte dell'affiliato. È importante che l'affiliato abbia una chiara comprensione dei costi iniziali, delle royalties, e delle altre spese periodiche per pianificare adeguatamente il proprio budget.

  1. Piano finanziario dettagliato: L'affiliato deve elaborare un piano finanziario che includa tutte le voci di costo e le proiezioni di ricavi. Questo piano deve essere realistico e basato su dati concreti forniti dall'affiliante e dalla propria ricerca di mercato.
  2. Supporto economico dell'affiliante: In alcuni casi, l'affiliante può offrire supporto economico all'affiliato, come agevolazioni per l'accesso al credito, sconti sui materiali di allestimento, o dilazioni di pagamento per le royalties iniziali. 

La risoluzione del contratto di franchising

La risoluzione anticipata del contratto di franchising può avvenire per vari motivi, e questi devono essere chiaramente definiti nel contratto per evitare incomprensioni o contenziosi tra le parti. Tra le cause più comuni di risoluzione anticipata troviamo:

  1. Inadempimento delle obbligazioni contrattuali: Se una delle parti non rispetta gli obblighi previsti dal contratto, l'altra parte ha il diritto di richiedere la risoluzione anticipata. Questo può includere il mancato pagamento delle royalties da parte dell'affiliato, la violazione della riservatezza, o il mancato rispetto degli standard operativi.
  2. Mancato raggiungimento degli obiettivi di performance: Alcuni contratti di franchising possono includere clausole che prevedono la risoluzione anticipata se l'affiliato non raggiunge determinati obiettivi di performance, come un volume minimo di vendite o una certa quota di mercato. Queste clausole sono spesso utilizzate per garantire che l'affiliato mantenga un livello di attività soddisfacente.
  3. Cessazione dell'attività dell'affiliante: La risoluzione del contratto può avvenire anche in caso di cessazione dell'attività dell'affiliante, come nel caso di fallimento o liquidazione volontaria. In questa circostanza, l'affiliato potrebbe trovarsi in difficoltà a continuare l'attività senza il supporto del franchisor.
  4. Mutuo accordo: Il contratto può essere risolto anticipatamente anche per mutuo accordo tra le parti. In questo caso, entrambe le parti devono concordare i termini della risoluzione, inclusa la gestione di eventuali compensazioni economiche.

Conseguenze della risoluzione del contratto

La risoluzione del contratto di franchising comporta una serie di conseguenze per entrambe le parti, che devono essere chiaramente delineate nel contratto per evitare ambiguità. Le principali conseguenze includono:

  1. Restituzione dei materiali e dei beni: Alla risoluzione del contratto, l'affiliato è tenuto a restituire tutti i materiali e i beni forniti dall'affiliante, come manuali operativi, attrezzature specifiche e materiali di branding. Inoltre, l'affiliato deve cessare immediatamente l'uso del marchio e del know-how del franchisor.
  2. Obbligo di non concorrenza: Molti contratti di franchising includono una clausola di non concorrenza, che impedisce all'affiliato di avviare un'attività concorrente per un certo periodo di tempo e in una determinata area geografica dopo la risoluzione del contratto. Questo serve a proteggere l'affiliante dalla possibilità che l'affiliato utilizzi le conoscenze acquisite durante il rapporto per danneggiare il network.
  3. Liquidazione delle obbligazioni economiche: Alla risoluzione del contratto, l'affiliato è tenuto a liquidare tutte le obbligazioni economiche nei confronti dell'affiliante, incluse le royalties non pagate e altre somme dovute. Il mancato rispetto di queste obbligazioni può portare a contenziosi legali.
  4. Compensazione per i danni: Se la risoluzione del contratto avviene per inadempimento di una delle parti, l'altra parte può richiedere una compensazione per i danni subiti. Questo potrebbe includere la perdita di guadagni, i costi di riavviamento di un'altra attività o i danni reputazionali.

Clausole di risoluzione automatica

Alcuni contratti di franchising possono prevedere clausole di risoluzione automatica in determinate circostanze. Queste clausole sono utilizzate per garantire una protezione immediata in caso di eventi gravi, come:

  1. Violazione della riservatezza: Se l'affiliato divulga informazioni riservate, il contratto può prevedere la risoluzione automatica senza preavviso, data la gravità della violazione.
  2. Condotta lesiva del marchio: Se l'affiliato adotta una condotta che danneggia gravemente la reputazione del marchio, il contratto può essere risolto automaticamente per proteggere l'integrità del brand.
  3. Insolvenza o fallimento: In caso di dichiarazione di insolvenza o fallimento dell'affiliato, il contratto può prevedere la risoluzione automatica per evitare che l'attività prosegua in modo inefficace.

Procedura per la risoluzione e gestione delle controversie

Infine, è fondamentale che il contratto di franchising stabilisca una procedura chiara per la risoluzione e la gestione delle controversie. Questa procedura può includere:

  1. Notifica di risoluzione: La parte che intende risolvere il contratto deve fornire una notifica scritta all'altra parte, specificando i motivi della risoluzione e i termini entro cui questa avrà effetto.
  2. Tentativo di conciliazione: Prima di procedere con la risoluzione definitiva, le parti possono essere tenute a tentare una conciliazione, magari attraverso un mediatore, per risolvere amichevolmente le controversie.
  3. Risoluzione arbitrale o giudiziale: Se la controversia non può essere risolta tramite conciliazione, il contratto può prevedere il ricorso all'arbitrato o alle vie legali per la risoluzione del conflitto. In tal caso, è importante che il contratto indichi chiaramente il foro competente.

Clausole di non concorrenza e protezione del know-how

Le clausole di non concorrenza sono elementi fondamentali nel contratto di franchising, poiché servono a proteggere il know-how e il vantaggio competitivo dell'affiliante.

Queste clausole limitano la possibilità per l'affiliato di avviare o partecipare a un'attività concorrente sia durante la durata del contratto sia, in alcuni casi, per un periodo successivo alla sua cessazione.

  1. Clausole di non concorrenza durante il contratto: Durante la validità del contratto di franchising, l'affiliato è obbligato a non avviare, direttamente o indirettamente, un'attività simile o che potrebbe entrare in concorrenza con il franchising. Questa restrizione è essenziale per assicurare che l'affiliato sia completamente impegnato nel successo dell'attività franchising e non devii risorse o attenzione verso altre iniziative che potrebbero danneggiare il marchio.
  2. Clausole di non concorrenza post-contratto: Dopo la cessazione del contratto, molte franchisor includono clausole che proibiscono all'affiliato di avviare un'attività concorrente per un determinato periodo e in una specifica area geografica. Queste clausole proteggono il franchisor dall'eventualità che l'ex affiliato utilizzi le conoscenze e le competenze acquisite per danneggiare il network o per attrarre i clienti del franchising.

Durata e ambito delle clausole di non concorrenza

Le clausole di non concorrenza devono essere formulate con attenzione, poiché devono rispettare i limiti legali stabiliti dalla normativa vigente per evitare di essere considerate vessatorie o eccessive.

  1. Durata della clausola: La durata della clausola di non concorrenza post-contrattuale deve essere ragionevole. Solitamente, la durata massima accettata è di uno o due anni, anche se può variare in base al settore e alle circostanze specifiche del contratto. Una durata eccessiva potrebbe essere contestata e invalidata in sede legale.
  2. Ambito territoriale: L'ambito territoriale della clausola deve essere proporzionato all'area di operatività dell'affiliato durante il contratto. Limitare la concorrenza in un'area troppo vasta potrebbe essere ritenuto ingiustificato, mentre un ambito troppo ristretto potrebbe non offrire una protezione adeguata al franchisor. È importante trovare un equilibrio che protegga gli interessi dell'affiliante senza imporre restrizioni eccessive sull'ex affiliato.
  3. Attività vietate: La clausola deve specificare chiaramente quali attività sono vietate. Questo può includere la vendita di prodotti o servizi simili a quelli offerti dal franchising, l'uso di strategie di marketing analoghe, o l'assunzione di personale che ha lavorato nell'ambito del franchising. Più la clausola è specifica, minori sono le probabilità di contestazioni legali.

Protezione del know-how

Il know-how è una delle risorse più preziose in un sistema di franchising, e la sua protezione è cruciale per il successo del brand. Il know-how include tutte quelle conoscenze pratiche, operative, e strategiche che permettono al franchising di distinguersi sul mercato e di operare con successo.

La protezione del know-how deve essere garantita sia durante che dopo la conclusione del rapporto contrattuale.

  1. Obblighi di riservatezza: Durante la durata del contratto, l'affiliato è tenuto a mantenere la riservatezza su tutte le informazioni relative al know-how. Questo include non solo le tecniche operative e le strategie di marketing, ma anche le informazioni sui clienti, i fornitori, e i processi aziendali. L'obbligo di riservatezza generalmente continua anche dopo la risoluzione del contratto.
  2. Protezione contro la divulgazione non autorizzata: L'affiliato deve adottare tutte le misure necessarie per prevenire la divulgazione non autorizzata del know-how. Questo può includere la stipula di accordi di riservatezza con i dipendenti e i fornitori, l'adozione di procedure di sicurezza per i dati sensibili, e il monitoraggio continuo delle operazioni per evitare fughe di informazioni.
  3. Conseguenze della violazione della riservatezza: La violazione degli obblighi di riservatezza legati al know-how può portare a gravi conseguenze legali, inclusa la risoluzione immediata del contratto, il risarcimento dei danni, e l'azione legale per proteggere i diritti dell'affiliante. È essenziale che il contratto di franchising specifichi chiaramente queste conseguenze per dissuadere qualsiasi comportamento scorretto.

Applicazione delle clausole e controversie

L'applicazione delle clausole di non concorrenza e di protezione del know-how può essere complessa e soggetta a controversie. È quindi importante che il contratto di franchising preveda meccanismi chiari per la gestione di eventuali violazioni.

  1. Procedure di controllo: L'affiliante può stabilire procedure di controllo per verificare il rispetto delle clausole da parte dell'affiliato, come l'analisi periodica delle attività dell'affiliato o la richiesta di rapporti dettagliati sull'operatività.
  2. Risoluzione delle controversie: In caso di violazione delle clausole, il contratto dovrebbe prevedere una procedura di risoluzione delle controversie, che può includere la negoziazione, la mediazione, o l'arbitrato, prima di ricorrere a vie legali. Questo approccio può ridurre i costi e i tempi di risoluzione, preservando al contempo la relazione tra le parti.
  3. Sanzioni e risarcimenti: Il contratto dovrebbe specificare le sanzioni applicabili in caso di violazione delle clausole di non concorrenza e di protezione del know-how, inclusi eventuali risarcimenti per i danni subiti dall'affiliante. 

Riassunto

La Legge 6 maggio 2004, n. 129, che fornisce una base legale solida e trasparente, garantendo diritti e doveri chiari sia per il franchisor che per l'affiliato, è stata esaminata in profondità.

Quando valuti l’avvio di un franchising o l'affiliazione a un business già esistente e di successo, tieni sempre in considerazione:

  • Il contratto di affiliazione commerciale: gli elementi chiave che devono essere inclusi nel contratto di franchising sono l'oggetto del contratto, la durata, le modalità di rinnovo, le clausole di esclusiva, le modalità di pagamento. Viene sottolineata l'importanza di un contratto ben redatto per prevenire controversie future.
  • Diritti e doveri dell'affiliante: Prima di firmare il contratto, l'affiliante deve fornire all'affiliato i bilanci degli ultimi tre anni, informazioni sui marchi e i brevetti, una lista degli affiliati attuali e informazioni sui procedimenti giudiziari. Inoltre, l'affiliante deve seguire il principio di trasparenza e buona fede e offrire supporto e assistenza continua.
  • Diritti e doveri dell'affiliato: Uno degli obblighi principali dell'affiliato nel contratto di franchising è mantenere la riservatezza su tutte le informazioni confidenziali ricevute dall'affiliante. Inoltre, l'affiliato deve seguire le restrizioni sui trasferimenti di sede, partecipare alla formazione e conformarsi agli standard operativi, versare contributi periodici e royalties seguendo le scadenze stabilite, monitorare regolarmente le performance e il reporting
  • Aspetti economici del contratto di franchising: Uno degli aspetti economici più rilevanti del contratto di franchising riguarda gli investimenti iniziali e le spese di ingresso che l'affiliato deve sostenere per avviare l'attività: fee di ingresso, costi di allestimento, spese legali e amministrative, ecc.
  • La risoluzione del contratto di franchising: La risoluzione anticipata del contratto di franchising può avvenire per vari motivi, come l'inadempimento delle obbligazioni contrattuali, il mancato raggiungimento degli obiettivi di performance, la cessazione dell'attività dell'affiliante o il mutuo accordo. Dopo la risoluzione anticipata del contratto, si procede con la restituzione dei materiali e dei beni, l'obbligo di non concorrenza, la liquidazione delle obbligazioni economiche e la compensazione per i danni.
  • Clausole di non concorrenza e protezione del know-how: Le clausole di non concorrenza sono elementi fondamentali nel contratto di franchising, poiché servono a proteggere il know-how e il vantaggio competitivo dell'affiliante. Si dividono in clausole di non concorrenza durante il contratto e clausole di non concorrenza post-contratto. Gli elementi principali che devono essere definiti sono la durata della clausola, l'ambito territoriale e le attività vietate.

La chiave per il successo e la sicurezza della tua attività è un aspetto legale ben strutturato, che protegga entrambe le parti.

Mr Mike Franchising Group
Realtà internazionale fondata da Mr. Mike, Franchising Advisor n° 1 in Europa. Da più di 15 anni, l’azienda ha la missione di aiutare gli imprenditori ad espandere il loro brand con la formula del franchising.
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